Valutazione e gestione del rischio aziendale: cos’è e come si applica

Valutazione e gestione del rischio aziendale: cos’è e come si applica

Qualsiasi progetto aziendale, per incrementare i margini di guadagno aziendali, dovrebbe gestire il rischio al fine di prevenire o far emergere potenziali criticità che potrebbero minare il suo andamento. A questo proposito, il processo di risk management ha il compito di valutare al meglio il grado di rischio di un’impresa. Tale procedura di valutazione consiste nella previsione delle possibili minacce e anche i limiti entro cui si potrà rischiare, oltre alle azioni che potrebbero prevenirle.

In questo articolo scoprirai:

  1. Cos’è la gestione del rischio?
  2. Perché è importante occuparsi della gestione del rischio aziendale
  3. Le 5 fasi del risk management
  4. Gli obiettivi del risk management
  5. Prevedere i rischi e salvare l’azienda
  6. Diversificare per ridurre l’impatto delle crisi

Cos’è la gestione del rischio in azienda?

Il termine risk management si traduce letteralmente con gestione del rischio. Ma cos’è esattamente il risk management? Si tratta di un insieme di attività che identificano i potenziali rischi aziendali e, allo stesso tempo, definiscono delle strategie mirate per gestirli nel migliore dei modi. Con rischio, nello specifico, si intende la probabilità di accadimento degli eventi che possono provocare perdite o danni per l’azienda e le persone coinvolte.

Perché è importante occuparsi della gestione del rischio aziendale

L’implementazione del risk management aiuta le aziende a prevenire o a risolvere i seguenti rischi:

  • strategici, ossia tutti i rischi relativi alla capacità dell’azienda di competere sul mercato,
  • finanziari, che comprendono i rischi che incidono sulla liquidità aziendale,
  • rischi della globalizzazione, di cui fanno parte tutti i rischi legati alle interdipendenze economiche, socio-culturali, politiche e tecnologiche tra le nazioni,
  • operativi, che comprendono i rischi della gestione operativa aziendale,
  • puri, cioè i rischi derivanti da danni materiali che possono causare perdite all’impresa.

Le 5 fasi del risk management

La valutazione del rischio si articola in cinque passaggi fondamentali:

  1. Definizione del perimetro per delimitare l’ambito della valutazione, coinvolgendo stakeholder per identificare processi e risorse rilevanti, rischi e tolleranze,
  2. Identificazione delle minacce e vulnerabilità per riconoscere eventi dannosi (minacce) e difetti esposti (vulnerabilità) attraverso strumenti automatizzati e manuali, considerando contesti fisici e digitali,
  3. Analisi dei rischi e impatti al fine di valutare come i rischi possano danneggiare l’organizzazione, tenendo conto di rilevabilità, facilità di sfruttamento, e prevalenza delle minacce,
  4. Prioritizzazione dei rischi in modo da poter utilizzare una matrice di rischio per classificare i rischi e decidere se evitarli, trasferirli o mitigarli, e determinare il rischio residuo da accettare formalmente,
  5. Documentazione e revisione continua: registrare tutti i rischi e scenari per una revisione e aggiornamento periodici, assicurando una visione continua e migliorativa del rischio.

Gli obiettivi del risk management

I principi fondamentali della gestione del rischio di impresa delineano gli obiettivi chiave da perseguire:

  1. Affrontare l’incertezza, sia essa legata a opportunità in crescita che a minacce imminenti,
  2. Ridurre al minimo sprechi e perdite,
  3. Gestire in modo efficiente il capitale disponibile per espandere un’impresa,
  4. Sfruttare le opportunità attraverso una comprensione approfondita dei rischi associati.

Un aspetto positivo del rischio è la sua capacità di offrire opportunità che possono contribuire al raggiungimento delle strategie di diversificazione del business e degli obiettivi organizzativi. Ciò implica l’assunzione consapevole di rischi per ottenere risultati positivi, anziché limitarsi a proteggere ciò che già esiste ed evitare gravi incidenti avversi. La mancanza di una gestione efficace del rischio, infatti, può esporre un’organizzazione a eventi avversi, quali danni o perdite di beni, lesioni al personale, danni alla reputazione, riduzione dei guadagni o del fatturato, scarsi profitti dagli investimenti, e danni alla proprietà e al patrimonio.

Prevedere i rischi e salvare l’azienda

A maggior ragione in un contesto di progressiva digitalizzazione, la gestione del rischio è diventata una disciplina essenziale per la sopravvivenza e la prosperità delle aziende. Prevedere i rischi significa identificare in anticipo le minacce e le vulnerabilità che potrebbero compromettere la sicurezza e l’efficienza operativa. Questo processo inizia con una rigorosa definizione del contesto aziendale, coinvolgendo gli stakeholder per mappare i processi e le risorse critiche.

Successivamente, l’analisi dei rischi permette di valutare l’impatto potenziale di scenari negativi e di determinare le priorità di intervento. Implementare una matrice di rischio consente di classificare e gestire i rischi attraverso strategie di evitamento, trasferimento o mitigazione. Infine, documentare e rivedere periodicamente le valutazioni di rischio garantisce che l’azienda rimanga agile e pronta a fronteggiare nuove minacce. Un approccio proattivo alla gestione del rischio non solo protegge l’azienda da perdite significative, ma le offre anche un vantaggio competitivo, promuovendo una cultura di sicurezza e resilienza.

Diversificare per ridurre l’impatto delle crisi

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    Ho intrapreso la libero professione nel lontano 1996 nell’ambito delle visure ipotecarie e catastali per conto dei principali gruppi bancari e degli enti di riscossione pubblica. Contestualmente, per conto di enti religiosi ed ecclesiastici, ho curato la gestione dei loro patrimoni immobiliari: dal check immobiliare, allo studio di fattibilità fino alla riqualificazione e messa a reddito. Nel 2019 ho ideato VisureNetwork®, la prima piattaforma di affiliazioni in modalità white label nel settore delle informazioni commerciali. Seguo con attenzione gli scenari del mercato immobiliare e l’impatto che le innovazioni digitali avranno nell’attività economica delle imprese.

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