Capita a tutti, lavoratori, disoccupati e pensionati, di usufruire dei servizi di patronato o del CAF per disbrigare le diverse pratiche burocratiche, come il 730 e la dichiarazione Isee. Spesso, però, si hanno le idee confuse su quali siano le differenze tra questi due centri che, invece, svolgono attività differenti. Scopri di più nel nostro articolo.
In questo articolo scoprirai:
Cosa sono CAF e Patronato e come funzionano
Iniziamo con il rispondere alla domanda “cos’è il CAF“. I Centri di Assistenza Fiscale (CAF) sono entità, spesso private o associative, che offrono consulenza e supporto in ambito fiscale. La loro missione è semplificare l’adempimento delle obbligazioni fiscali, assistendo i cittadini nella compilazione e presentazione delle dichiarazioni dei redditi e gestendo pratiche legate all’interazione con l’Agenzia delle Entrate. I CAF operano in stretta collaborazione con gli enti fiscali per garantire un supporto adeguato.
D’altra parte, i patronati sono organizzazioni che si dedicano alla tutela dei diritti dei lavoratori e dei pensionati. Il loro campo di azione si estende alla consulenza su tematiche previdenziali e assistenziali. I patronati sono focalizzati sulla difesa dei diritti sociali dei lavoratori, garantendo loro supporto in diverse sfaccettature della vita lavorativa e pensionistica.
Le principali differenze tra CAF e Patronato
La chiave per comprendere le differenze tra CAF e patronato risiede nell’ambito di competenza. Mentre i CAF sono principalmente concentrati sulle questioni fiscali, i patronati hanno un ampio spettro d’azione che abbraccia i diritti sociali e previdenziali dei lavoratori. Ad esempio, un patronato può agire per conto di lavoratori e pensionati al fine di fornire assistenza legale e tutela in sede giudiziaria per cause in materia di diritto del lavoro e di politiche per l’immigrazione. Questa diversificazione di competenze rende le due entità complementari, ognuna con uno specifico ruolo nella tutela dei cittadini.
I servizi a confronto
In base agli accordi stabiliti dai diversi CAF, alcuni servizi vengono eseguiti senza alcun costo, mentre altri comportano un pagamento. Di solito, i patronati forniscono servizi gratuiti, poiché vengono rimborsati dallo Stato. Queste organizzazioni dipendono principalmente da finanziamenti pubblici e, in alcune circostanze, da contributi volontari dei propri membri.
Le pratiche gestite dai patronati, invece, erano del tutto gratuite fino al 2017. In seguito, a causa dei continui tagli di bilancio governativi, alcuni servizi sono diventati a pagamento. Vediamo ora nello specifico quali servizi sono offerti in modo gratuito e quali richiedono un pagamento.
I servizi gratuiti
In alcuni casi, il CAF può offrire i suoi servizi gratuitamente, soprattutto le pratiche che prevedono l’invio di modelli già precompilati, come i modelli ISEE, le domande di maternità, la gestione di pratiche finanziate dalle Regioni o dagli enti locali e la richiesta del reddito di cittadinanza.
Per quanto riguarda i Patronati, i servizi erogati in modo gratuito si riferiscono all’assistenza e consulenza in ambiti come ad esempio la pensione di invalidità, l’assegno di inabilità o rinnovo, la malattia professionale o la sua revisione, l’indennità di accompagnamento, il permesso di soggiorno e molte altre pratiche.
I servizi a pagamento
I servizi a pagamento del CAF prevedono delle tariffe agevolate per le persone con redditi bassi o in difficoltà economica, in modo da rendere i servizi accessibili a un pubblico ampio. Sono a pagamento servizi come:
- dichiarazione dei redditi e IMU
- visure catastali e ipocatastali
- calcolo F24 Imu
- registrazione di un contratto di affitto
- gestione di un rapporto di lavoro domestico
- successioni o volture
- supporto per la richiesta della firma digitale o Spid.
Quanto ai servizi offerti dal patronato, ecco quelli che risultano a pagamento:
- domanda per l’assegno al nucleo familiare
- dimissioni per chi deve andare in pensione
- rilascio della Certificazione unica
- invio online delle richieste di bonus
- invio della richiesta di congedi o permessi
- richiesta all’Inps o all’INAIL di cure termali
- autorizzazione per versamenti volontari di contributi
- riconoscimento di invalidità grave
- richiesta dell’estratto contributivo
- richiesta della Naspi.
Quando rivolgersi al CAF o al Patronato
La scelta tra CAF e Patronato dipende dalle esigenze specifiche dell’utente. Rivolgersi a un CAF è consigliabile quando si necessita di assistenza specifica nelle questioni fiscali, come la compilazione delle dichiarazioni dei redditi o la gestione di imposte e tasse. D’altra parte, i lavoratori dipendenti o i pensionati che hanno bisogno di consulenza su diritti previdenziali e assistenziali dovrebbero rivolgersi a un Patronato.
Qual è invece la differenza tra CAF, Patronato e sindacato?
Oltre a CAF e patronato, il sindacato rappresenta un altro attore chiave nel panorama dei servizi per i lavoratori. Mentre i CAF e i Patronati si concentrano sulla consulenza e assistenza, il sindacato opera a livello sindacale, rappresentando gli interessi dei lavoratori nelle trattative con i datori di lavoro. I sindacati si occupano infatti di questioni collettive, come le condizioni di lavoro e gli stipendi, offrendo anche servizi di consulenza legale e assistenza.
In conclusione, la comprensione delle differenze tra CAF e patronato è fondamentale per garantire un utilizzo efficace dei servizi disponibili. Mentre il CAF è la scelta giusta per questioni fiscali, il patronato offre un supporto più ampio per i diritti sociali. Sia CAF che patronato svolgono un ruolo cruciale nella semplificazione della complessità burocratica e nella tutela dei cittadini, garantendo loro un accesso agevole ai servizi necessari.
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10 commenti per "Qual è la differenza tra i servizi del CAF e quelli del Patronato?"
BUONGIORNO,
SONO GABRIELLA (IMPIEGATA) SONO SORDOMUTA E HO LEGGE 104/92,
MIO LAVORO ALLA PROVINCIA DI PESCARA (29 ANNI DI LAVORO)
VOLEVO SAPERE QUANTO VADO IN PENSIONE?
GRAZIE
Buongiorno Gabriella, per questa tipologia di informazioni le suggeriamo di rivolgersi ad un CAF che possa valutare nel dettaglio la sua situazione. Cordiali saluti.
Buongiorono sono Sokhna volevo sapere come posso recuperare mio spid ,dato che ho perso l email che avevo ricevuto al momento della richiesta dello spid.Non riesco ad avere accesso all INPS.
Un altra domanda ho lavorato nei campi di uva a Brescia nel 2019 riesco a recuperare il mio Cud che hanno sbagliato a consegnarmi e purtroppo questi datori di lavoro non sono piu reperibili e questo cud mi blocca per ricevere l assegno familiare di mia figlia dal 01/07/2021 al 30/06/2022
Buongiorno Sokhna, per il recupero delle credenziali SPID le suggeriamo di consultare la pagina che segue >> https://helpdesk.spid.gov.it/knowledgebase.php?article=12 Quanto alle difficoltà riscontrate nel recupero del CUD le consigliamo di rivolgersi ad un CAF che possa analizzare nel dettaglio la situazione e indicarle come procedere. Cordiali saluti.
Il patronato si occupa del ritiro certificato di laurea, attraverso modulo di delega?
Buongiorno, nella maggioranza dei casi i patronati si occupano delle pratiche relative al riscatto della laurea, ma non al ritiro su delega del certificato. Possiamo comunque suggerirle di provare a chiedere maggiori informazioni ad un patronato per valutare se sia possibile venire incontro alla sua esigenza. Cordiali saluti.
Buonasera,dove devo andare per farmi fare un attestazione dell esenzione dalla presentazione della dichiarazione dei redditi?richiesta dall avvocato per il patrocinio a spese dello stato
Buongiorno Lucia, per ottenere un’attestazione di esenzione dalla presentazione della dichiarazione dei redditi, le suggeriamo di rivolgersi direttamente all’Agenzia delle Entrate. Può recarsi presso un loro ufficio, prenotare un appuntamento online o telefonicamente, munita di un documento di identità e del codice fiscale. Cordiali saluti.
Buonasera tramite il dottore che mi ha fatto il certificato così sono andate in commissione e ho ricevuto inabilità perché mi sono arrivate tre raccomandate da l’INPS però c’è poco da fare voi ci siete in mezzo queste cose le capite io non ci capivo che cosa c’era scritto cosa non c’era scritto comunque era quasi barrato tutto e allora sono tornata al patronato quello che cambierà dato più fiducia che mi aveva inoltrato l’ultima l’ultima richiesta quando sono andata là la signorina ha preso in mano il l’ultima l’ultima lettera e mi ha detto che cosa è venuta a fare lei non ha mica diritto a niente, allora io ho cominciato a lavorare all’età di nove anni ne ho esattamente 58 questo non vuol dire ma purtroppo ho veramente dei problemi di salute veramente che sono zoppa se cado per terra non riesco a saltare su e ci sono le motivazioni ma detto lei non ha diritto lei ha diritto al tesserino del parcheggio e basta Io ho visto che un mio vicino di casa col 47%, ha avuto l’esenzione cioè io non ho diritto a niente e sono andata in via Ariosto al patronato è proprio mi ha preso la lettera ma così mi ero tanto trovata bene che avevo fatto l’ISEE ho fatto tutto dove devo recarmi cosa devo fare cioè ce li ho i problemi non sono balle ho avuto l’assegno di come si chiamava il primo che c’è stato non mi ricordo però che era una somma minima e poi io sono divorziata sono in casa con un mio amico ma io non percepisco niente l’ho fatto anche per avere due tre soldi perché non ho niente mio marito non ha mangiato tutto cosa devo fare datemi una mano a voi per favore lo
Buonasera Cristina, ci dispiace molto per la sua situazione, ma purtroppo non possiamo aiutarla in quanto ci occupiamo esclusivamente della rivendita di documenti e visure. Le consigliamo di rivolgersi a un altro patronato che possa assisterla meglio con la sua richiesta. Speriamo possa trovare presto l’aiuto di cui ha bisogno. Cordiali saluti.